Immaginare le applicazioni future della canapa e dei suoi derivati, studiarle, e renderle metodi produttivi efficaci per alimentare una nuova industria sostenibile: è il cuore del progetto Canapa New Tech.
Dal punto di vista della ricerca sono due le direzioni che si stanno esplorando sotto la supervisione del professor Giancarlo Cravotto, professore ordinario di Chimica organica presso l’Università degli Studi di Torino: quella di nuovi metodi estrattivi dei principi attivi, e quella della creazione di biomateriali.
• INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO: OLI ESSENZIALI E FRAGRANZE DA INFIORESCENZE
“Abbiamo scelto un metodo estrattivo ecosostenibile mediante idro-distillazione industriale assistita da micro onde e processi estrattivi in acqua subcritica”, spiega il professore evidenziando che: “È un metodo che non contamina né la matrice di estrazione né l’ambiente di lavoro e permette di produrre un estratto full spectrum, base per la formulazione di prodotti nutraceutici, cosmeceutici, alimentari e farmaceutici (l’estrazione full spectrum consente ai composti di agire in modo sinergico – terpeni e flavonoidi – attraverso un processo definito «effetto bouquet») Proponiamo un prodotto unico sottoforma di blend di oli essenziali e principi attivi, frazioni aromatiche e nuove fragranze, formulazione di ricette per nuove linee di prodotti”.
• INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO ESTRAZIONE GREEN DEI SEMI
“In questo caso”, continua il professore, “abbiamo scelto un metodo estrattivo mediante acqua subcritica per ottenere un prodotto unico, ricco di proteine, lipidi, sali minerali e fibre solubili. Un prodotto idoneo ad un’integrazione alimentare completa. Infatti l’elevato valore nutrizionale dei prodotti ottenuti può alimentare un indotto importante nel settore dei cibi funzionali e degli integratori alimentari. Un’ eventuale estrazione esaustiva dell’olio potrà avvalersi di solventi green approvati da EFSA e CE di origine naturale”.
• INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO CON L’APPLICAZIONE DI BIOMATERIALI INNOVATIVI
Infine il professore evidenzia che: “Siamo impegnati in attività di ricerca, sperimentazione e prototipazione di soluzioni / prodotti bio-based per manufatti e componenti (ad es.: pannelli coibentanti, tramezzi, pannelli sandwich, etc.) destinati a specifici settori industriali (ad es.: automotive, nautica, navale, interior design, etc.). Estrarre biopolimeri naturali dai residui dell’industria agricola, ed in particolare dagli scarti della canapa e di altre colture, per trasformarli in biomateriali per applicazioni industriali, attraverso l’utilizzo di tecnologia 3D”.